sábado, 14 de septiembre de 2013

Attività 14: Il lupanare





Riempite gli spazi vuoti con le preposizioni articolate adate.

IL LUPANARE



E' stato riaperto al pubblico il Lupanare (VII, 12, 18), uno  degli edifici pompeiani più conosciuti, oggetto del primo vero intervento di restauro complessivo, durato circa un anno, che ha interessato le strutture architettoniche in una prima fase, e, successivamente, gli apparati decorativi.
Il restauro è stato realizzato
dal Soprintendenza archeologica di Pompei con fondi erogati dalla Compagnia San Paolo di Torino nell ambito del Progetto Attice che prevede il restauro e la messa in sicurezza della intera area.

Il Lupanare, da lupa che in latino significa prostituta, era il più importante
dei numerosi bordelli di Pompei, l'unico costruito con questa precisa finalità. Gli altri erano infatti di una sola stanzetta, spesso ricavata al piano superiore di una bottega.




Il Lupanare è un piccolo edificio ubicato all’ incrocio di due strade secondarie: esso è costituito da un piano terra e un primo piano collegati da una stretta rampa di scale. Era destinato, al piano terra, all frequentazione di schiavi o delle classi più modeste e ciò si risente nell povertà delle costruzione anche se il poco spazio è organizzato con grande razionalità.
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Il piano terra presenta due ingressi, un corridoio di disimpegno e cinque stanzette con letto e capezzale in muratura, chiuse da porte di legno, mentre sul fondo è ubicato una latrina.
I letti in muratura venivano coperti da un materasso.
Alle pareti sono visibili quadretti dipinti, raffiguranti diverse posizioni erotiche.
Al piano superiore si accede da un ingresso indipendente e attraverso una scala che termina su un balcone pensile si accede alle diverse stanze.
Queste, più ampie e con maggiore decoro erano riservate ad una clientela di rango più elevato.
La costruzione
dell’ edificio risale agli ultimi periodi della città: in una cella l'intonaco fresco ha catturato l'impronta di una moneta del 72 d.C.

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